martedì 28 maggio 2013

IL MOVIMENTO DELLE ONDE

(*)

“Di tanto in tanto, si solleva nella mia anima, senza motivi apparenti, l’onda oscura.
Una nuvola corre sul mondo, come una cortina nuvolosa.
Come un’aggressione giunge questa malinconia, di tempo in tempo, non so in quali intervalli, e addensa lentamente di nuvole il mio cielo.
So com’è bello il mondo, so che esso è per me, in certe ore, infinitamente più bello che per chiunque altro, che i colori risuonano più soavi, più esultante si effonde l’aria, più tenera ondeggia la luce. Ed io so che questo devo pagarlo con i giorni nei quali la vita mi è insopportabile”
(da “Cielo nuvoloso” – Racconti di vagabondaggio di H. Hesse)

Ci sono onde oscure provocate dal mondo esterno e onde oscure che agitiamo da soli dentro noi stessi…
Quando non riesci a sorridere…
quando le preoccupazioni del quotidiano ti assillano…
quando senti che c’è qualcosa che non va, ma non sai ancora focalizzare cosa sia…
Quando non riesci più ad avere fiducia in una persona…allora, è proprio in quelle sensazioni che si sta facendo strada l’onda…
quando ti capita di intravedere solo ombre e non riconosci più la tua sagoma allo specchio…
quando ti allontani da una delle tue sfere di consapevolezza (MENTALE, FISICA, EMOTIVA, SPIRITUALE)…
è inutile, in quei momenti, cercare di evitare l’onda che si sta alzando dimenandosi in modo confuso o paralizzandosi passivamente…
Bisogna raggiungere la consapevolezza che possediamo la forza di cavalcare non solo l’ONDA PERFETTA, ma anche l’onda oscura (ovviamente quando si tratta di onde fuori dalle acque…altrimenti un salvagente sarebbe quanto meno opportuno! ;))…possiamo avvalerci del potere dell’immaginazione per raggiungere il più velocemente possibile quella distesa di acqua azzurra e calma che ne seguirà e che ci consentirà di navigare i mari della nostra vita con un’accresciuta serenità e con la consapevolezza che:

“ C’è un tempo e un luogo giusto perché qualsiasi cosa abbia principio e fine”.
(citazione tratta dal film  “Picnic at Hanging Rock” di Peter Weir)

Trasferendoci in cucina, l’onda connota anche un modo particolare di cuocere il riso. Avete mai sentito parlare di “risotto all’onda”? Quando nel piatto viene servito un risotto né troppo liquido, né troppo asciutto, dalla consistenza morbida e cremosa.
Oggi vi propongo un risotto sull’onda del radicchio ;-)

(**)


Ingredienti:
-       riso integrale
-       radicchio
-       scalogno o cipolla rossa
-       brodo vegetale
-       1 cucchiaio di crema di riso biologica
-      1 cucchiaio di parmigiano o per una versione vegana, 1  cucchiaio di lievito in fiocchi
-       Glassa di aceto balsamico

In un tegame fate rosolare lo scalogno con un po’ di olio, aggiungete il radicchio tagliato a listarelle, poi fate tostare il riso e sfumate con del brodo vegetale.
Proseguire con la cottura del riso, aggiungendo man mano il brodo e verso metà cottura regolate di sale, pepe (a scelta) e aggiungete 1 cucchiaio di crema di riso.
Servite caldo, cosparso con del parmigiano grattugiato o, per una versione vegana, con un cucchiaio di lievito alimentare in fiocchi…L’ho ultimato con un “zig zag” di glassa di aceto balsamico.

NOTE FOTOGRAFICHE:  
(*) lieve movimento ondulatorio nel mare di Pineto…estate 2012.
(**) la foto della ricetta è un po’ mossa…ma…del resto trattasi di un risotto all’onda…il mare era un po’ agitato in cucina…;-)

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