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Locandina del film |
Fortunata è una donna ribelle, sfrontata, tutta istinto, fatica, sudore e vita di borgata; corre da mattina a sera, scompigliata e inerpicata su zeppe che le danno un’andatura goffa e traballante; appare subito sgraziata prima ancora di scoprirla disperata. E’ una parrucchiera e ha un sogno nel cassetto: aprire un salone tutto suo per smetterla di correre da una parte all’altra in cerca di teste da pettinare e potersi emanciparsi da un destino che sembra, a dispetto del suo nome, ineluttabilmente orientato al sacrificio e alla sofferenza.
Il (quasi) ex marito di Fortunata è un uomo violento e autoritario che usa la figlia
per farle la guerra e usa Fortunata per sedare i suoi istinti animaleschi. Lei
è una madre fuori dagli schemi, cresce la figlia in modo selvatico e con una
tenerezza un po’ goffa e selvaggia. La figlia, a sua volta, spettatrice degli
scontri tra sua madre e suo padre, sputa il suo disagio come forma di protesta
e finisce per indirizzare le sue proteste proprio verso quella madre così eccentrica
e ingombrante; ed ecco che ad analizzare il suo disagio compare Patrizio,
medico apparentemente risoluto, ma troppo fragile e spaventato dall’irruenza di
Fortunata per poterne diventare, come umanamente si vorrebbe poter sperare, un
vento di cambiamento e di riscatto. Poi c’è l’amico fraterno di Fortunata, Chicano,
che è un altro miserabile posto ai margini della società; farmacodipendente, tremendamente
fragile, con la voglia di spaccare il mondo, ma che trema quando avverte la
paura e che teneramente affianca la madre, malata di Azheimer, e ne asseconda
gli aneliti di follia, fino a che la follia non manda alla deriva lui stesso.
E’
un film emotivamente forte come ci si può aspettare dall’accoppiata
Castellitto/Mazzantini, con la sapiente regia di dettaglio di Castellitto,
musiche azzeccatissime e attori intensamente coinvolgenti (Jasmine Trinca e
Alessandro Borghi da podio, sguardi famelici di vita e di riscatto, Stefano
Accorsi abile nel rendere il suo personaggio più ambiguo e complesso di quanto possa
sembrare in un primo momento ed Edoardo Pesce, credibile nella sua
interpretazione di un padre padrone gretto e fastidioso)
Per
la ricetta, vi propongo un tortino di quinoa fresco, leggero, ideale per le
giornate calde e assolate. Anche se il caldo indurrebbe a saltare i pasti, non
è il caso di affaticare il fisico con privazioni. E nemmeno con cibi
inappropriati alla stagione. Meglio orientarsi su cibi energizzanti, di facile
digestione.
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Tortini di quinoa e zucchine |
Ingredienti:
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Quinoa
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Zucchine
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Erbe aromatiche
-
Sale,
olio evo
-
Latte di
cocco
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Acqua
Preparazione
Cuocere la quinoa in
un tegame con un quantitativo di liquido (1/2 acqua e 1/2 latte di cocco) il
triplo del peso della quinoa (in genere sono queste le dosi, leggete comunque
le istruzioni riportate sulla confezione della quinoa). Salate leggermente.
A parte saltate in
padella le zucchine tagliate a dadini con poco olio evo, un pizzico di sale ed
erbe aromatiche.
Mescolate poi la
quinoa con le zucchine e servite, anche freddo.