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Consigli di lettura |
Leggendo
il libro “Mangiar sano e naturale – con Alimenti Vegetali Integrali” del Professor Michele Riefoli mi sono imbattuta in tantissimi spunti di riflessione,
alimentari e non solo. Indicazioni e suggerimenti che poi, con umiltà e in
punta di piedi, mi permetto di elaborare secondo la mia coscienza e la mia esperienza
nel quotidiano (…mi perdoni l’autore per la libera interpretazione ed
applicazione dei suoi insegnamenti ;-)). Una delle cose che mi ha colpito è
stato il concetto del “piacere che fa bene” e del “il piacere che fa male”, che
il prof. sapientemente illustra in uno dei primi capitoli.
Imparare
a riconoscere i propri meccanismi mentali e a distinguere ciò che ci fa
scegliere l’uno o l’altro dei piaceri è un esercizio da inserire in un
percorso che possa dirsi di vero benessere. Il benessere è uno stato che si
raggiunge solo quando fisico e mente sono resi liberi da pregiudizi, falsi
miti, idee e soluzioni preconfezionate. Non sempre quello che ci è già noto,
per tradizione, educazione o preconcetto, si rivela essere la scelta “giusta”
per noi.
La
leggerezza non si misura solo sulla bilancia.
Quella
del corpo sì, ma per sentirsi in uno stato di benessere globale, non basta avere
un corpo leggero se poi si ha la mente pesante come un macigno. La leggerezza
della mente si conquista innanzitutto a colpi di consapevolezza e di autonomia
di giudizio. Anzi di “non-giudizio”.
Più
impareremo ad allontanare da noi i giudizi, più ci scopriremo più leggeri.
Anche il respiro diventerà più fluido, gli occhi più accesi, la mente più
lucida, il volto più sereno.
Distendere
i pensieri distende anche i tratti del volto. Verificabile.
Ogni
giorno dispensiamo giudizi di ogni genere: giudichiamo gli altri, le
situazioni, noi stessi. Così facendo disperdiamo energie e un corpo scarico di
vitalità è un corpo appesantito, quand’anche tonico e scattante dal punto di
vista muscolare.
Ogni
volta che stiamo per elargire un giudizio (magari malevolo) immaginiamo che
così facendo stiamo per inserire la mente in una presa di corrente che anziché
fornirci energia, ce la sta per usurpare. Allora voltiamo lo sguardo e
trasformiamo la nostra posizione sulla scena: da giudicanti, “limitiamoci” ad
essere attenti osservatori. Anche l’osservazione è un talento da coltivare e
può insegnarci molto, anche e soprattutto su noi stessi.
“Considero il giudizio del bene
e del male come la danza serpentina di un drago, e il sorgere e il tramontare
delle credenze come null'altro che le tracce lasciate dalle quattro stagioni.” (Buddha)
Rimanendo
in tema di leggerezza, oggi vi propongo questo piatto a base di riso rosso
integrale (o selvaggio). Non so se contribuirà a mantenere leggera la mente, ma
di sicuro la digestione ne beneficerà ;-) Questa varietà di riso è altamente
digeribile e possiede un alto contenuto di antiossidanti.
Riso rosso "natural style" |
Ingredienti:
-
Riso
rosso integrale
-
Zucchine,
melanzana
-
Lievito
alimentare
-
Semi
misti (girasole, lino, sesamo)
-
Olio
-
Mix erbe
aromatiche
Lessate
il riso in acqua leggermente salata, scolatelo una volta cotto (ci vorranno
circa 30/40 minuti) e tenetelo da parte (per ogni dose di riso, in genere ci
vogliono tre dosi di acqua).
Affettate
lo scalogno in padella, versatevi un filo d’olio, aggiungete la zucchina e la
melanzana tagliate a pezzettini, erbe aromatiche a scelta e cuocete aggiungendo
un mestolo di acqua o di brodo vegetale.
Una
volta cotte, condite per bene il riso con queste verdure, un cucchiaio di
lievito alimentare, una manciata di semi misti e un filo di olio extra vergine d’oliva
a crudo.
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