martedì 10 settembre 2013

...L'AUSPICABILE LEGGEREZZA DELL'ESSERE....

Consigli di lettura
Leggendo il libro “Mangiar sano e naturale – con Alimenti Vegetali Integrali” del Professor Michele Riefoli mi sono imbattuta in tantissimi spunti di riflessione, alimentari e non solo. Indicazioni e suggerimenti che poi, con umiltà e in punta di piedi, mi permetto di elaborare secondo la mia coscienza e la mia esperienza nel quotidiano (…mi perdoni l’autore per la libera interpretazione ed applicazione dei suoi insegnamenti ;-)). Una delle cose che mi ha colpito è stato il concetto del “piacere che fa bene” e del “il piacere che fa male”, che il prof. sapientemente illustra in uno dei primi capitoli.
Imparare a riconoscere i propri meccanismi mentali e a distinguere ciò che ci fa scegliere l’uno o l’altro dei piaceri è un esercizio da inserire in un percorso che possa dirsi di vero benessere. Il benessere è uno stato che si raggiunge solo quando fisico e mente sono resi liberi da pregiudizi, falsi miti, idee e soluzioni preconfezionate. Non sempre quello che ci è già noto, per tradizione, educazione o preconcetto, si rivela essere la scelta “giusta” per noi.
La leggerezza non si misura solo sulla bilancia.
Quella del corpo sì, ma per sentirsi in uno stato di benessere globale, non basta avere un corpo leggero se poi si ha la mente pesante come un macigno. La leggerezza della mente si conquista innanzitutto a colpi di consapevolezza e di autonomia di giudizio. Anzi di “non-giudizio”.
Più impareremo ad allontanare da noi i giudizi, più ci scopriremo più leggeri. Anche il respiro diventerà più fluido, gli occhi più accesi, la mente più lucida, il volto più sereno.
Distendere i pensieri distende anche i tratti del volto. Verificabile.
Ogni giorno dispensiamo giudizi di ogni genere: giudichiamo gli altri, le situazioni, noi stessi. Così facendo disperdiamo energie e un corpo scarico di vitalità è un corpo appesantito, quand’anche tonico e scattante dal punto di vista muscolare.
Ogni volta che stiamo per elargire un giudizio (magari malevolo) immaginiamo che così facendo stiamo per inserire la mente in una presa di corrente che anziché fornirci energia, ce la sta per usurpare. Allora voltiamo lo sguardo e trasformiamo la nostra posizione sulla scena: da giudicanti, “limitiamoci” ad essere attenti osservatori. Anche l’osservazione è un talento da coltivare e può insegnarci molto, anche e soprattutto su noi stessi.

“Considero il giudizio del bene e del male come la danza serpentina di un drago, e il sorgere e il tramontare delle credenze come null'altro che le tracce lasciate dalle quattro stagioni.” (Buddha)

“La più alta forma di intelligenza umana è la capacità di osservare senza giudicare”. (Jiddu Krishnamurti)

Rimanendo in tema di leggerezza, oggi vi propongo questo piatto a base di riso rosso integrale (o selvaggio). Non so se contribuirà a mantenere leggera la mente, ma di sicuro la digestione ne beneficerà ;-) Questa varietà di riso è altamente digeribile e possiede un alto contenuto di antiossidanti.

Riso rosso "natural style"
Ingredienti:
-       Riso rosso integrale
-       Zucchine, melanzana
-       Lievito alimentare
-       Semi misti (girasole, lino, sesamo)
-       Olio
-       Mix erbe aromatiche

Lessate il riso in acqua leggermente salata, scolatelo una volta cotto (ci vorranno circa 30/40 minuti) e tenetelo da parte (per ogni dose di riso, in genere ci vogliono tre dosi di acqua).
Affettate lo scalogno in padella, versatevi un filo d’olio, aggiungete la zucchina e la melanzana tagliate a pezzettini, erbe aromatiche a scelta e cuocete aggiungendo un mestolo di acqua o di brodo vegetale.
Una volta cotte, condite per bene il riso con queste verdure, un cucchiaio di lievito alimentare, una manciata di semi misti e un filo di olio extra vergine d’oliva a crudo.



Nessun commento:

Posta un commento