martedì 26 giugno 2012

UN UOMO DI GRANDE ELEVATURA: GANDHI



Oggi ospito sul mio blog un pensiero di una grande persona, una riflessione che soddisfa più la fame di verità che di cibo... senza verità non c'è cibo, nè per la mente nè per il corpo, e sono tanti, troppi coloro che, per mancanza di verità, ancora non hanno cibo, nè per l'una nè per l'altro...

"...Ho forte fiducia che se unite i vostri cuori, non solo le vostre menti, e capite il segreto dei messaggi che i saggi uomini d’Oriente ci hanno lasciato, e che se veramente diventiamo, meritiamo e siamo degni di questo grande messaggio, allora capirete facilmente che la conquista dell’Occidente sarà stata completata e che questa conquista sarà amata anche dall’Occidente stesso....L’Occidente di oggi desidera la saggezza. L’Occidente di oggi è disperato per la proliferazione della bomba atomica, perché significa una completa distruzione, non solo dell’Occidente, ma la distruzione del mondo, come se la profezia della Bibbia si avverasse e ci fosse un vero e proprio diluvio universale. Voglia il cielo che non ci sia quel diluvio, e non a causa degli errori degli umani contro se stessi. Sta a voi consegnare il messaggio al mondo, non solo all’Asia, e liberare il mondo dalla malvagità, da quel peccato" (Gandhi - Conferenza delle Relazioni Interasiatiche, svoltasi nel 1947 a New Delhi).

Le parole di Gandhi sono parole semplici, i suoi messaggi diretti, immediati, rivoluzionari nella svolta che auspicano e pacifiche nella sostanza che vogliono esprimere.
Sono parole che invitano all’umiltà i potenti, al rispetto i superbi (siano essi persone, popoli, nazioni o metodi) e alla VERITA’ chiunque, su questa terra.
La verità nelle cose, nei fatti, nelle diverse realtà di questo pianeta.
Lui parla di vera India, di veri scenari, di vera ricerca, non di panorami nascosti da veli di ipocrisia o realtà travisate dalla presunzione della superiorità.
Quando qualcuno si assume la responsabilità di raccontare un mondo, un popolo, o quando una nazione intera crede di conoscere i bisogni, la cultura, le necessità di un’altra deve prima quanto meno cercare di avvicinarsi davvero a quella realtà. E lo deve fare con profondo rispetto, entrando in punta di piedi per arrivare a conoscerne davvero il vero volto, a partire dai vicoli, dalle usanze, dalle tradizioni. La verità di un popolo viene svelata scendendo nelle sue strade, osservandone i colori, ascoltandone i suoni, perdendosi in quelle vie lasciate sempre in ombra, vivendo tra quella gente comune che spesso non ha voce, dato che i microfoni vengono puntati soltanto davanti a uomini incravattati che dovrebbero rappresentarne gli interessi, le necessità e che invece finiscono per essere fagocitati dalla logica del potere fine a sé stesso.
Occorre allargare i propri orizzonti, non farsi limitare dai pregiudizi, dalle differenze linguistiche, culturali o ideologiche.
Il messaggio di Gandhi è un messaggio di integrazione rispettosa. Premessa indispensabile per un dialogo costruttivo tra i popoli, per la costruzione di una maggiore giustizia sociale, per una equa distribuzione e ri-distribuzione delle risorse e per un utilizzo eticamente e moralmente corretto delle tecnologie e del progresso.
Occidente ed Oriente dovrebbero essere tesi ad un’armonia generale del pianeta….utopia? bè senza le utopie probabilmente tante conquiste non sarebbero nemmeno mai avvenute…e senza di esse non si avrebbe nemmeno più il coraggio di sperare...l’utopia, o quella che si riteneva tale, è sempre stata il motore iniziale, la spinta per attuare le grandi evoluzioni dell’uomo.
Preferisco chiamare quell'armonia...sogno...


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