martedì 4 giugno 2013

COME FILI D'ERBA

(*)

Leggera come una farfalla…
Veloce come il vento…
Profonda come gli abissi…
Sacra come un altare…
Libera come un’idea…
Così la vita scorre
tra i respiri
e i va e vieni di sole, caldo, gioie 
nuvole, freddo ed intemperie…

…Non può essere sempre inverno. E non può essere sempre estate. Se non ci sono giuste alternanze è perché il disequilibrio può manifestarsi in ogni forma. Del disequilibrio possiamo esserne anche noi (intesi come esseri umani) vittime o artefici.
Le energie dei singoli si sommano, si intrecciano, possono causare blocchi, corti circuiti o anche meravigliose armonie.
Almeno questo è quello che mi piace pensare.
Della nostra vita possiamo essere i protagonisti. Ma anche questa condizione non è cosa scontata: per farlo occorre riuscire a collocare in secondo piano, come inevitabili comparse, i condizionamenti culturali, i retaggi arcaici che rischiano di appesantire ed oscurare ciò che siamo. Se non ci concediamo di essere né più né meno semplicemente ciò che siamo, è difficile riuscire a conquistare e mantenere l’equilibrio, meta ambita in ogni dove, eppure così spesso messa a repentaglio non solo da forze esterne, ma anche interne a noi. Essere solidi sulle proprie gambe richiede impegno e coraggio; occorre farsi i muscoli, non tanto e non solo alle braccia e alle gambe, quanto piuttosto nel nostro modo di pensare e di atteggiarci, per svelarci davvero.
Siamo come fili d’erba, esposti alle correnti e ai venti avversi, però se i nostri piedi sono ben saldi al suolo, passate le tempeste esterne, sapremo sempre ridare dignità e verticale fierezza alle nostre radici.

E passate le tempeste…(che in questi giorni imperversano nei cieli d’Italia e d’Europa, nonostante il calendario ci dica che siamo giugno…)…perché non gustare un buon tempeh alla mediterranea?? Di cosa si tratta ve lo spiego subito, intanto ve lo presento in questa immagine:

(**)

Ingredienti:
-       Tempeh (ndr: trattasi di un alimento ricavato dai semi della soia gialla fermentati. Il processo di fermentazione rende più digeribili le proteine della soia. Si può acquistare in panetti nei negozi di alimentazione naturale)
-       patate
-       polpa di pomodoro
-       aromi (timo, basilico, mentuccia, rosmarino)
-       un cucchiaio di pesto di olive taggiasche (potete sostituirlo con olive taggiasche) e pinoli
-       sale (poco), olio

Sbucciate, lavate, tagliate a tocchetti le patate e scottatele leggermente in acqua bollente salata.
Versate un filo d’olio in una padella, rosolatevi le patate, aggiungete due cucchiai di polpa o passata di pomodoro, gli aromi e fate insaporire.
Se occorre, aggiungete un paio di cucchiai di acqua.
Dopo qualche minuto, aggiungete il tempeh tagliato a dadini, un cucchiaio di pesto di olive taggiasche e i pinoli.
Servite ben caldo.

NOTE FOTOGRAFICHE:
(*) scorcio erboso nei pressi del passaggio a livello di Cappelle dei Marsi

(**) il nome che ho scelto per questo piatto è: cubetti di tempeh alla mediterranea
 

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