martedì 21 febbraio 2012

GIOCANDO CON LE PAROLE...


Ci sono alcune parole che, al di là del loro significato intrinseco, hanno un suono già di per sé gradevole…altre che solo a pronunciarle hanno un chè di sguaiato, di poco fine, elegante…
Per esempio…prendiamo le parole: giocoliere, trampolino, arcobaleno, vibrazione, vento, violino, tulipano, carezza, veliero, trasparente, sublime, dipinto, dipingere, campanile, sussurrare….questi termini, pronunciandoli, evocano una sensazione positiva, di gaiezza, di leggerezza…sono parole musicali…
Invece proviamo a pronunciare queste altre: precariato (bocca che sembra tremare), turbolenza, castigo, lamento, telegramma, catena, iniettare, sgridare (ringhio tra i denti…)già al suono questi termini non fanno provare una bella sensazione dentro la bocca…restano infiltrate tra i denti come fastidiosa rughetta che rovina il sorriso…guarda caso, anche il loro significato preclude poi a sensazioni poco piacevoli…
Questo vale anche per alcune immagini evocate dai loro nomi: zucchero a velo (= sensazione di dolcezza infantile..)….riso soffiato (= senso di leggerezza)…penna stilografica (= sensazione di raffinatezza..), orchestra sinfonica (= musica che si spande nell’aria)..
Al contrario, fate la prova con questi altri: camera a gas (= panico), penna a stantuffo (= respiro affannoso), residui calcarei (= senso di nausea)…
Dopo questi esperimenti vocali….
Prendete le parole più belle che avete nel cuore…e con esse…intrecciate dialoghi con i vostri vicini…spargete vibrazioni musicali con le vostre dichiarazioni…infarcite i discorsi con termini armonici…fate in modo che dalla vostra bocca escano cose gradevoli…nel suono, nel senso, negli effetti…

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