venerdì 24 febbraio 2012

PRIMIZIE, PIATTI E COLORI


…vi posto uno dei miei ultimi esperimenti ai fornelli: delle frittelline vegetariane. Sono sfiziose, veloci da preparare, ottime calde, ma anche tiepide. A dispetto del nome, vista la preparazione che segue, non si tratta di un “fritto unto” o pesante (e questo …sta a voi giudicare se sia un bene o un male…). Io personalmente evito i fritti e gli intingoli (pur non essendo un’estremista della privazione), ma qualche accorgimento permette di deliziare sia i puristi che i diffidenti. E allora, “andiamo” di padelle antiaderenti, fili di olio e pastelle essenziali e poco adorne.
Il piatto che vedete in fotografia è verde…verde come la speranza che vi piacciano queste frittelle, verde come i prati dove immagino spesso di sdraiarmi a guardare semplicemente le nuvole, verde come le primizie di stagione, come la calma, il colore che fa riposare gli occhi e rilassare l’anima…
In cucina, anche i colori, hanno il loro peso. E un tagliere, perché no!?, può trasformarsi nella tavolozza del pittore, ops, volevo dire nella tavolozza..dello chef J


Ingredienti:
-       carota
-       zucchina
-       (a piacere una patata. In questa versione io non l’ho aggiunta)
-       scalogno
-       poco vino bianco (o latte) per sfumare
-       100 gr circa di farina di kamutt
-       parmigiano
-       Acqua
-       Sale, olio, pepe, rosmarino


Grattuggiate la carota e la zucchina (a piacere potete aggiungere anche una patata). Versate in una padella un filo d’olio e fate rosolare lo scalogno tritato. Aggiungete le verdure grattugiate. Salate, pepate e dopo poco sfumate con un po’ di vino bianco (o latte). Cuocete per circa 5 minuti.
Nel frattempo preparate in una ciotola una pastella con la farina di kamutt, l’acqua fredda (quanto basta), una cucchiaiata di parmigiano, un po’ di sale e rosmarino.
Versate poi le verdure cotte dentro la pastella; aiutandovi con un cucchiaio versate l’impasto nella padella antiaderente (anche senza olio) distanziando le frittelline. Fate dorare da un lato, poi giratele e fate dorare anche dall’altro lato. Il risultato dovrebbe essere “morbidezza interna-crosticina croccante esterna”.
Un buon aperitivo o un secondo vegetariano. Potete decorare con la “sia-pur-inflazionata” glassa di aceto balsamico.
 





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